Precondizionatori

L’idea è ridurre il numero di condizionamento di un problema, per migliorare la stabilità e la velocità di convergenza.

Sia una matrice non singolare, il sistema può essere riformulato in maniera equivalente come:

questo è un precondizionamento a sinistra. E’ possibile anche precondizionare a destra:

ed anche ad ambo le parti:

Caso hermitiano definito positivo

Assumiamo che il nostro problema abbia matrice dei coefficenti hermitana definita positiva, e vogliamo che il precondizionatore preservi questa proprietà (ad esempion usiamo un algoritmo che richiede questa ipotesi).

Scegliere (o ) hermitana positiva non garantisce che lo sia. Al contrario, una stategia è scegliere , infatti la matrice:

è ovviamente hermitiana, ed è definita positiva, infatti vale:

siccome è definita positiva.

Come scegliere P hermitana definita positiva?

Euristicamente, vogliamo che clusterizzi lo spettro di , ovvero renda gli autovalori simili, in maniera tale da ridurre il più possibile il numero di condizionamento

Siccome è simile a .

Un’alternativa, di costo minore, è scegliere come e con ottenuti dalla Fattorizzazione di Cholesky del precondizionatore.

Fattorizzazioni incomplete

L’idea è preservare la struttura di sparsità della matrice da precondizionare. Infatti le normali fattorizzazzioni soffrono del cosidetto fenomeno del fill in, oneroso dal punto di vista sia computazionale che di memoria.