Modello Curie-Weiss
E’ la versione mean-field del The Ising model, che è risolvibile analiticamente solo per e con campo esterno . L’approssimazione di campo medio fornisce risultati qualitativamente corretti per dimensioni abbastanza elevate (esatte per ), nel caso sbaglia anche qualitativamente, mostrando una transizione di fase che nella soluzione esatta è assente.
L’approssimazione mean-field
Partiamo dall’Hamiltoniana del modello di Ising in dimensione , quindi un insieme di spin che vivono sul reticolo . Ogni spin contribuisce all’energia totale del sistema interagendo con i suoi primi vicini, con un termine:
dove abbiamo messo in evidenza lo spin , e diviso e moltiplicato per il numero di vicini. Questa riscrittura mostra come lo spin interagisca con un campo medio dei sui vicini, l’ipotesi (l’approssimazione) di campo medio consiste nel sostituire a questa media sui vicini la media globale:
al crescere della dimensione, questa approssimazione diventa sempre migliore, nel limite infinito dimensionale è esatta. Possiamo immaginare gli spin posizionati su un grafo completo.
Con questa approssimazione abbiamo l’Hamiltoniana del modello di Curie-Weiss:
rispetto al modello di Ising la sommatoria è su tutti le coppie .
Misura di Gibbs
Sia lo spazio delle configurazioni. La misura di Gibbs su è
Vogliamo mostrare come il modello sia paramagnetico ad alte temperaure e ferromagnetico a basse temperature.
Campo esterno
Il caso di campo esterno nullo rende l’Hamiltoniana simmetrica per inversione . Questo implica che la densità di magnetizzazione abbia una distribuzione di probabilità simmetrica, ovvero:
ci aspettiamo che ad alte temperature gli spin siano praticamente indipendenti, e sotto una certa soglia critica allineati.
Teorema
Sia , allora esiste una temperatura critica tale che:
- Quando la magnetizzazione si concentra sullo zero: tale che:
- Quando , la magnetizzazione è limitata dallo zero: esiste detta magnetizzazione spontanea, tale che per abbastanza piccoli, esiste un tale che:
dove è l’unione di due intervalli simmetrici centrati in e di raggio .
- Quando è grande, per ogni temperatura maggio uguale a quella critica con alta probabilità
- Quando è grande, per ogni temperatura strettamente minore di quella critica con probabilità vicina a .
Nel limite ho delle delta di Dirac.
In assenza di campo esterno, l’Hamiltoniana può essere riscritta in termini della magnetizzazzione media anzichè gli spin:
Con un abuso di notazione ridefiniamo la costa di accoppiamento:
quindi abbiamo:
con e razionale del tipo con .
Abbiamo quindi un Two state system, con entropia per particella:
Calcoliamo la probabilità di osservare una magnetizzazione media , con la misura di Gibbs:
dove il coefficiente binomiale è un fattore di degenerazione, conta quante configurazione hanno una magnetizzazione media .
Per la funzione di partizione , siccome siamo interessati all’andamento asintotico , possiamo stimarla con il termine massimo della somma:
l’esponenziale tende a far crescere , mentre il coefficiente binomiale è massimo per . Dobbiamo capire come si bilanciano i due contributi nell’ottimo. Possiamo usare la Formula di Stirling per approssimare il coefficiente binomiale, esattamente per come abbiamo fatto nel Two state system, quindi asintoticamente si comporta come .
osservare che , riconosco l’energia libera:
massimizzare l’esponente equivale a minimizzare l’energia libera. Il fattore che ho nell’upperbound è ininfluente quando passo al logaritmo e al limite termodiamico:
Quindi la probabilità di avere una magnetizzazione media sarà:
e la probabilità che
\lim_{N\to\infty}-\frac{1}{\beta N}\log\mu^{CW}(m_N \in J) = \min_{m \in J} f(m)-\min_\hat m f(\hat m) = \min_{m \in J} I(m)possiamo risolvere il problema di minimizzazione derivando (la funzione è smooth)
studiando graficamente le soluzioni di questa equazione noto transizioni di fase sotto una certa temperatura critica, che dipenderà anche dalla dimensione .
Campo esterno
Il campo esterno non complica le cose, infatti fattorizza nel calcolo della funzione di partizione. Cambia il punto di massimo, infatti dovrò ottimizzare:
che in termini dell’energia libera:
la funzione potenziale sarà:
che non è altro che la trasformata di Legendre dell’energia libera rispetto alla magnetizzazzione media, la pressione.
Studiamo il comportamento della magnetizzazzione media in funzione del campo esterno Possiamo trovare il massimo di derivando, essendo una funzione smooth (analitica), ottenendo una nuova equazione di autoconsistenza
che come prima ammette sempre almeno una soluzione. Nel caso i imiti destro e sinistro della magnetizzazzione non coincidono, siamo nella fase ferromagnetica. Se invece entrambi i limiti fanno zero, siamo nella fase paramagnetica.
Studiamo ora la pressione, scrivendola con la magnetizzazzione in cui si ottiene il massimo, diventa
dove con abbiamo indicato la magnetizzazzione che massimizza l’argomento della trasformata di legender (dipenderà sia dal campo esterno che dalla temperatura). Derivando
i ragionamento di prima sulla magnetizzazzione media si ripetono qui con i limiti destro e sinistro della deriata della pressione, che diventa dunque non derivabile in quando .
Caratterizzazzione della transizione di fase
Studiando le soluzioni dell’equazione di autoconsistenza otteniamo i punti stazionari dell’energia libera. Gli stati di equilibrio saranno i minimi.
Osserviamo come l’energia libera sia simmetrica in assenza di campo esterno . Sotto la temperatura critica appaiono due minimi (simmetrici), al di sopra l’unico minimo è quello di magnetizzazzione nulla.
La soglia critica si ottengono quando la derivata della tangente iperbolica diventa maggiore di uno:
dipende quindi dalla dimensione del sistema .
usando l’identità si vede facilmente che
quindi nel caso l’unica soluzione possibile è , ovvero fase paramagnetica.