In questo capitolo viene descritto un algoritmo per la soluzione di problemi di programmazione lineare, Proposto nel 1947 da G.B.Dantzig. Il metodo del simplesso è certamente l’algoritmo di ottimizzazione più famoso e più utilizzato nelle applicazioni.
Per il teorema fondamentale della PL sappiamo che se il poliedro non contiene rette, e non il poliedro non ha una direzione di recessione che si comporta male, allora almeno una soluzione ottima si trova su un vertice. Il metodo del simplesso è una ricerca smart sui vertici del poliedro. Problema: i vertici sono tanti, possono esplodere in numero esponenziale.
Forma Standard
Il simplesso lavoro con problemi nella forma:
detta forma standard. Una conseguenza è che essendo contenuto nella parte positiva, non contiene può contenere rette. E’ facile vedere come un qualunque problema di PL può essere trasformato in questa forma:
- con , variabili di Slack o surplus (nel caso ),
- con , per il problema di negativi.
Il vantaggio della forma standard è che consente una caratterizzazione comoda dei vertici, fondamentali per il metodo del simplesso:
Teorema caratterizzazione dei vertici in forma standard
Sia un poliedro non vuoto e (ovviamente ). Un punto è un vertice se e solo se le colonne di relative alle componenti positive di sono linearmente indipendenti.
Dim
Riscriviamo il poliedro in forma standard come:
siccome è ammissibile, soddisfa le prime due serie di disequazioni con l’uguale. Supponiamo s.p.g. che le prime variabili siano strettamente positive, le restanti nulle. Ricordando la definzione di vertici come un punto con vincoli attivi l.i, se è un vertice allora il rango di:
Matrice che posso riscrivere, essendo tutto il blocco l.dip da :
dalla definzione di indipendenza lineare, essendo colonne:
implica che . Ma la particolare forma della matrice ci sta dicendo che , quindi rimaniamo con la condizione:
ovvero l’indipendenza lineare delle colonne della matrice che corrispondono alle componenti positive di .
Corollario
Segue direttamente l’ultile colorrario che è un vertice allora ha almeno componenti nulle.