Mesurable functions

Una funzione si dice misurabile se la preimmagine di un insieme misurabile è misurabile (ispirata da funzione continue in topologia). Ovvero: Sia e Sigma algebra dei rispettivi insiemi, è misurabile se allora , rimaniamo nella sigma algebra del dominio (gli insiemi misurabili dove è definita una certa misura Misura).

Questa definizione sarà utile per le capire quali funzioni sono Lebesgue integrabili Lebesgue’s integral (spoiler devono essere misurabili).

Osservazioni elementali

  1. La preimmagine preserva le operazioni insiemistiche. Segue dalle definzioni, estremamente utile.
  2. Se una funzione è misurabile su un sottoinsieme della sigma algebra che la genera tutta, allora è misurabile, ovvero: sia e ed inoltre . Allora se vale , segue che è -misurabile. Proof considero l’insieme degli elementi dove è misurabile: . Per ipotesi . Mostrando che è una sigma algebra (lo è perchè preserva le operazioni insiemistiche), segue che:

quindi l’insieme dove è misurabile è proprio la sigma algebra di partenza. Esempio Con funzioni con la sigma algebra per e di Borel per i reali, e il sottoinsieme base:

quindi basta far vedere che gli insiemi sono misurabili:

per concludere che è -misurabile.

Successione monotna di funzioni semplici

Sia una funzione misurabile non negativa, allora esiste una successioni di funzioni semplici tale che .

Dim

Sfrutto le funzioni scala, definite:

è una funzione semplice, possiamo rappresentarla come:

Gli insiemi delle funzioni caratteristiche sono misurabili, segue dalla misurabilità di .

Facciamo vedere che .

  1. Se , , quindi .
  2. Se , allora esiste tale che , consideriamo , per tutte le funzioni vale nel punto :

ovvero , la parte intera, quindi

remark questa riscrittura della funzione scala è quella da ricordare! ma vale per la parte intera di un numero reale , ovvero ,che nel nostro caso fornisce

quindi:

che implica che . Facciamo vedere la monotonia, (per il caso è già stato dimostrato).

  1. Caso che , allora .
  2. Caso , allora e
  1. Caso :

Segue dalla proprietà con .

quindi:

provando che .

Lemma di unicità dell’integrale

Indipendenza della successione. Siano e . Allora:

Dim

Prima dimostriamo che se con semplice, allora .

  1. Supponiamo , con misurabile. Se , vale banalmente dal fatto che sono non negative, quindi . Assumiamo .

Definiamo una nuova funzione semplice:

continua a valere .

Possiamo rappresentare la nuova funzione semplice come:

(prodotto di indicatrici è l’indicatrice dell’intersezione).

Fissiamo , definiamo una successioni di insiemi:

siccome è crescente, lo sono anche gli insiemi . Inoltre , dalla definizione. Ma vale anche l’inclusione inversa, infatti se , e per ipotesi quindi per tutti gli maggiori di un certo . Banalmente vale . quindi:

passando al limite in , sfruttando la Continuity of mesure per successioni monotone, si ha:

ma . quindi:

  1. estendiamo ora a funzione semplice generica, uso la linearità per funzioni semplici:

la somma è finita, posso scambiare:

Segue l’indipendenza dell’integrale dalla particolare successione di funzioni semplici:

quindi vale anche per il limite in , ovvero:

Proprietà

  1. Linearità dell’integrale di Lebesgue

Per funzioni semplici Siano , funzioni semplici non negative:

Dim

siccome e partizionano , ottengo un’altra rapprestazione valida:

Grazie a questo trick la somma si scrive in modo comodo:

e l’integrale vale per definizione:

siccome sono partizioni di , le sommatorie interne diventano semplicemente la misura dell’insieme fissato dalla prima sommatoria:

L’omogeneità segue banalmente, porto fuori dalla sommatoria la costante.

Per funzioni misurabili non negative

Prendiamo e successioni di funzioni semplici che convergno a due funzioni misurabili non negative. Sappiamo che . Inoltre è evitente che . Quindi: