Finite volume Gibbs distributions
Lavoriamo sui sistemi reticolari, ovvero in .
Indichiamo un volume finito con .
L’ insieme degli stati microscopici di un sistema nel volume non è altro che un elemento dell’insieme
e sarà quindi della forma . Torna utile identificare un volume con le coppie di siti adiacenti, specialmente nel caso di interazioni nearest neighbour.
Per ogni volume finito , l’energia della configurazione è determinata dall’hamiltoniana:
Come per i sistemi continui, si definisce un’energia potenziale tramite un insieme di interazioni , ovvero interazioni tra siti:
Vediamo esplicitamente qualche modello e la relativa hamiltoniana.
Lattice Gas
Ipotesi: ogni sito può essere occupato o meno da una sola particella, quindi c’è l’ipotesi di hard core. Inoltre la forza è attrattiva, ed a coppia:
Chiamiamo con .
- essendo attrattiva è negativa, la definiamo positiva:
- a lungo raggio la forza descresce: quando .
- invariante per traslazioni
questo implica, traslando per l’opposto di uno dei due siti:
ovvero che è funzione della differenza.
L’energia d’interazione totale è quindi:
Costruiamo un tipico potenziale d’interazione.
Indichiamo il numero di occupazione della cella con . Per l’ipotesi di prima, nel nostro modello sarà . E’ lo stato del sistema.
L’energia del sistema sarà quella dovuta alle interazioni dei siti occupati:
Aggiungiamo una richiesta sul potenziale d’interazione: che sia sommabile che è equivalente a dire che l’interazione con una particella ed il resto del sistema è limitata:
come conseguenza dell’invarianza per traslazioni. Il numero totale di particelle nella regione sarà:
e la densità empirica
Data l’Hamiltoniana, possiamo definire le distribuzioni Canonica e Gran canonica.
Esistenza dell’energia libera
Definiamo una sequenza di volumi finiti che converge a . Diciamo che se:
Torna utile, per trascurare le condizioni di bordo, richiedere una cosa aggiuntiva:
dove il bordo è alla solita maniera. Diciamo che nel senso di Van Hove.
Una sequenza semplice che soddisfa tutti questi requisiti è quella dei cubi:
Teorema
Sia una sequenza di parallelepipedi. Sia ed tale che . Il limite
esiste, non dipende dalla scelta delle sequenza e . Inoltre la convergenza è uniforme nei sottoinsiemi compatti di e è convessa e continua.
Lemma convessità
Siano due sottoinsiemi disgiunti . Se e Allora
Proof
dove l’insieme delle configurazioni è della forma con la condizione che .
E’ evidente che limitandoci alle configurazioni tali che hanno particelle in e in . Ottengo una quantità inferiore (sto sommando su meno stati, sempre quantità positive). Il fattore combinatorio diventa .
Separiamo la somma nell’esponente:
Essendo possiamo trascuare il termine di interazione tra le regioni e fattorizzare per ottenere il risultato.
Lemma “continuità”
Una sorta di continuità della funzione di partizione rispetto al numero di particelle (i.e. incrementando le particelle di uno la funzione non cambia troppo).
Sia e . Allora:
Proof
Possiamo vedere le configurazioni con particelle come tutte quelle da particelle a cui poi aggiuniamo un’altra in un sito libero.
è chiaro che , inoltre vale:
dove è l’energia dovuta alla nuova particella con quelle già presenti in . Sicuramente vale , quindi
Con queste disuguaglianze, e condiserando che ci sono termini nelle somma otteniamo il lemma.
Proof del limite
- esistenza del limite per sequenze particolari di particelle Consideriamo la sequenza (il ceil). I casi limite e possono essere calcolati esplicitamente:
per i valori intermedi, scriviamo il lemma della continuità come:
per un qualche . Sia . Per tutti i disgiunti e con abbiamo che , ovvero . Usando due volte verso il basso la precedente disequazione otteniamo:
adesso consideriamo due volumi disgiunti con un relativo numero di particelle e . Vale quindi:
di conseguenza, passando al logaritmo abbiamo una proprietà di subadditività della funzione:
Inoltre, come conseguenza dell’invarianza per traslazione del potenziale di interazione , è anche invariante per traslazione. Possiamo quindi applicare il teorema Limite di successioni subadditive:
quindi esiste l’energia libera, almeno per successioni di , e con parallelepipedi.
Una conseguenza dell’esistenza, è anche il seguente upper-bound, che segue dal fatto che il limite è pari all’inf:
- esistenza del limite per sequenze generiche di particelle Assumiamo ora di avere una generica sequenza tale che . Facciamo vedere che l’errore che si commette è trascurabile nel limite. Applicando la disuguaglianza un numero necessario di volte :
siccome , il limite coincide con quello del caso precedente, questo conclude la dimostrazione. 3. convergenza uniforme sui compatti di Per dimostrare la convergenza uniforme sui compatti di , sia usiamo la disuguaglianza di continuità con densità in
quindi possiamo effettuare un bound uniforme, che con la convergenza puntuale implica la convergenza uniforme, quindi continuità della funzione limite (vedi Lipshitz continuità) .
La convessità segue dalla quasi convessità e della continuità della funzione limite.
NON VA QUA