Singular Value Decompositon

Teorema ( completa). Sia , con . Allora esistono due matrici unitarie e tali che:

dove detti valori singolari sono univocamente determinati. Osservazione Le matrici unitarie e non sono uniche, infatti itroducendo una matrice (unitaria) di fase:

Dim Per induzione su , vale per tutte le matrici con .

  • , le matrici sono vettori con componenti, quindi del tipo . Poniamo , e scegliamo la matrice del Riflettore di Householder associata al vettore , che è unitaria ed hermitiana. Scegliendo opportunamente fa si che .
  • facciamo vedere che se la tesi vale per matrici in con , allora vale anche per matrici in con .

Per la definizione di norma spettrale, esiste un versore tale che:

definisco un nuovo versore:

dove con abbiamo posto .

Costruisco due matrici unitarie e che hanno per colonna ed rispettivamente. Facciamo il conto , in particolare la prima colonna (l’unica che so calcolare)

duque, in generale

Dimostriamo che . Supponiamo per assurdo , definiamo il vettore , e calcoliamo il prodotto con .

voglio far apparire il raggio spettrale al quadrato, divido per la norma al quadrato di (posso siccome avendo supposto ):

contraddizione con la definizione di raggio spettrale. Dunque .

Ora noto che , dunque posso usare l’ipotesi induttiva:

Facciamo vedere che . Calcoliamo il raggio spettrale di :

E’ chiaro che moltiplicando a sinistra ed a destra la matrice con le matrici:

Ottengo la tesi, ovvero:

Osservazione A differenza dei valori singolari, e non sono univocamente determinate, infatti se è una matrice di fase e è una matrice unitria, continua a valere:

Interpretazione dei valori singolari

Sono una generalizzazzione degli autovalori per matrici rettangolari. Se condieriamo le colonne di e le colonne di , dalla decomposizione otteniamo che:

quindi:

infatti vengono detti vettori singolari destri di e i vettori singolari sinistri di .

SVD ridotta

Sia l’ultimo valore singolare non nullo. Dati i molti elementi nulli di , possiamo introdurre una fattorizzazione ridotta:

con diagonale, e .

Proposizione () Sia . Ovvero ultimo valore singolare non nullo. Allora il è generato dai vettori singolari destri . Dim significa , siccome è unitaria è equivale a , ma per costruzione tutte le componenti sono nulle, dunque basta richiedere ovvero deve essere ortogonale alle prime colonne di , quindi deve essere nello span delle altre colonne.

Proposizione Sia . Ovvero ultimo valore singolare non nullo. Allora il è generato dai primi vettori singolari di sinistri. Dim signficia tale che . Chiamiamo , la condizione diventa

ovvero è nello spazio generato dalle prime colonne di . Viceversa, se per un qualche , riesco a trovare un tale che:

siccome è invertibile (Rouché-Capelli).

Corollario Il rango di è uguale al numero di valori singolari non nulli. Dim .

Norme e valori singolari

Proposizione Per i valori singolari di vale:

(avendo supposto ordinati correttamente gli autovalori).

Dim Uso la SVD:

La matrice non è altro che la matrice . Osserviamo come e siano matrici simili, dunque hanno lo stesso spettro.

Corollario Da queste considerazioni segue che:

Corollario Se è invertibile, allora vale Dim Vale , la norma spettrale è l’autovalore di modulo massimo, che sarà (l’inverso del più piccolo).

Segue dirattmente che il numero di condizionamento spettrale può essere calcolato come:

Approssimazione di rango basso

Sia , con di rango , sia un intero. Sia l’insieme di tutte le matrici di rango minore uguale a , vogliamo determinare tale che:

Teorema Sia di rango . Sia . Allora la soluzione del problema precedente è data da:

Dim Dimostriamo subito la seconda uguaglianza:

Supponaimo per assurdo che esista una tale che:

quindi una soluzione migliore di . ha rango minore o uguale a , il ha dimensione almeno . Sia e , vale:

Consideriamo ora il sottospazio . Per ogni vettore vale:

questa disuguaglianza è incompatible con quella di prima (tranne nell’origine), dunque il sottospazio deve essere disgiunto da , ma ciò è impossibile perchè la dimensione della loro somma ha dimensione almemo , assurdo.

L’utilità del valore , è che ci permette di stimare la probabilità che gli errori di macchina rendano la matrice di rango inferiore.

Effettivamente per quanto abbiamo dimostrato prima, il Numero di condizionamento di una matrice non è altro che l’inverso della distanza con le matrici di rango inferiore normalizzata per la norma spettrake della matrice: